lunedì 12 giugno 2017


Allergia alle graminacee e alimenti
Le allergie ai pollini hanno andamento tipicamente stagionale e si manifestano in un preciso momento dell’anno, che corrisponde alla fioritura della pianta cui il polline appartiene. Si tratta di fenomeni sempre più diffusi, anche nei bambini, a specie vegetali quali betulla e nocciolo, a fioritura precoce tra gennaio e marzo, ma anche ad ambrosia e carpino. Tuttavia, la più frequente è l’allergia alle graminacee (dopo quella al polline di urticacee). Questo disturbo, come quello scatenato da altri pollini, può creare anche cross-reazioni, ovvero fenomeni di ipersensibilità alimentare dovuti alla combinazione tra pollini cui si è allergici e le proteine contenute in determinati alimenti. Vediamo, allora, quali sono i sintomi dell’allergia alle graminacee e quali gli alimenti da evitare L’allergia alle graminacee si manifesta a partire dalla tarda primavera fino a settembre, periodo di dispersione dei pollini in seguito alla fioritura. Tra le specie responsabili della reazione allergica troviamo soprattutto:

gramigna dei prati
grano
avena
granturco
segale
erba bambagiona
cannarecchia
erba codolina
erba mazzolina.



I pollini di queste piante sono rivestiti di proteine che, a contatto con le vie aeree, scatenano un’anomala reazione del sistema immunitario che le identifica come pericolose e libera istamina, una sostanza che provoca infiammazione. Distinguere i sintomi dell’allergia da quelli di un semplice raffreddore, o da disturbi come rinite allergica non è facile. In linea generale possiamo dire che mentre il raffreddore causato da un virus presenta muco denso e giallo, spesso associato a febbre, e si risolve in circa una settimana, l’allergia alle graminacee come ad altri pollini, comporta sintomi senza febbre, con naso che cola appena si è esposti ai pollini.

I sintomi delle allergie ai pollini coinvolgono, occhi, naso e bronchi. I più caratteristici sono:

prurito agli occhi, al naso, al palato, alla gola occhi che lacrimano naso che cola naso chiuso occhiaie o gonfiore agli occhi tosse starnuti difficoltà a respirare e/o a deglutire
senso del gusto e dell’olfatto diminuiti
senso di oppressione al torace.

SINDROME ORALE ALLERGICA (OAS)

“In alcune persone che soffrono di allergia alle graminacee o ad altri pollini, può verificarsi quella che viene chiamata una cross-reazione, ovvero una reazione incrociata tra famiglie di pollini e alimenti vegetali, che causa la sindrome orale allergica.
Vediamo insieme quali sono i sintomi più comuni con i quali si manifesta una cross-reazione:
sintomi orali quali prurito alle labbra, edema labiale, bruciore e prurito alla bocca e
alla lingua, al palato, bruciore, edema labiale e della glottide, sensazione di gola chiusa
sintomi gastrointestinali quali gastralgie, nausea, vomito, diarrea
sintomi respiratori quali rinite e asma
sintomi sistemici come orticaria e analfilassi (una violenta reazione allergica che nelle forme più gravi si presenta come shock anafilattico).
Vediamo ora, nello specifico, l’allergia alle graminacee e gli alimenti che possono provocare una cross-reazione.

ALLERGIA GRAMINACEE: ALIMENTI DA EVITARE“

A livello generale, in Italia gli alimenti che scatenano maggiormente allergie sono verdura e frutta crude come mela, pera, pesca, albicocca, ciliegie, kiwi, prugna, noci, arachidi, pomodoro e sedano”Per quanto riguarda specificatamente l’allergia alle graminacee i cibi da evitare sono: anguria, melone, limone, arancia, prugna, pesca, albicocca, ciliegia, kiwi, pomodoro, mandorla e arachide.



In presenza di allergia alle graminacee è importante riconoscerne i sintomi e sapere quali cibi evitare, anche perchè, in rari casi, può comportare uno shock anafilattico”.