Le allergie in autunno si manifestano con sintomi tipici, quali naso gocciolante, starnuti ,tosse e lacrimazione degli occhi. La sintomatologia è quella di tutte le reazioni allergiche. Solitamente si è portati a pensare che queste allergie si manifestino più frequentemente in primavera, ma evidentemente non è così. Vediamo quali sono le cause e i rimedi delle allergie autunnali.
Muffe, acari e pollini. Sono i nemici giurati di ogni persona soggetta a allergie autunnali. Il naso che cola, gli occhi che bruciano e nei casi più gravi asma e difficoltà respiratorie, possono essere sintomi molto fastidiosi, talora persino pericolosi, ma vanno presi per quelli che sono: campanelli d’allarme del nostro corpo che ci comunica – a suo modo – che c’è qualcosa che non va, che va fermato, che va modificato
Un comunissimo allergene, che prolifera di più in periodi autunnali, è costituito dalla spora di alcune muffe che con l’arrivo delle piogge e l’aumento dell’umidità si sviluppa più del solito, attaccando anche gli ambienti domestici.
Le "allergie alla polvere” sono date dagli acari e alle loro deiezioni. Sì, perché non è la polvere in sé a provocare starnuti, pruriti e bruciori agli occhi, ma la presenza di questi piccoli esserini che si annidano un po’ ovunque: nelle poltrone e nei cuscini, nei materassi, nei tappeti e nelle tende e ovunque ci sia la possibilità di sostare indisturbati.L’aspirapolvere è un rimedio parzialmente inutile perché contribuisce a spargere nell’aria (specie quando non c’è un efficace filtro anti-acaro oppure quello che c’è è sporco e vecchio) ancora più particelle di allergeni. L’unica soluzione è pulire il più spesso possibile, evitando l’accumulo di oggetti tipicamente polverosi come libri e giornali, specie nelle stanze dove si dorme.
“La reazione allergica è una ipersensibilità immediata, nella quale un primo contatto fra allergene e sistema immunitario determina la produzione di IgE (immunoglobuline ovvero anticorpi sintetizzati dai linfociti, ndr) dirette contro l’antigene (la sostanza riconosciuta dal sistema immunitario come nociva, ) e il secondo contatto innesca una serie di meccanismi che comportano lo sviluppo di fenomeni infiammatori nei tessuti coinvolti e la comparsa di sintomi”.
Le reazioni allergiche,(sono riniti, congiuntiviti, asma e dermatiti) solitamente immediate dopo il contatto con gli allergeni,sono sempre il risultato dell’azione del nostro sistema immunitario che schiera le sue forze per contrastare quelle degli allergeni. Generalmente per la terapia di questi stati vengono utilizzati farmaci antistaminici (letteralmente, agenti chimici che contrastano l’azione delle istamine) che sono efficaci ma spesso provocano sonnolenza e disturbi dell’attenzione oppure cortisone in varie forme (per via orale, per aerosol, in forma di spray nasale o collirio) che va comunque preso con molta attenzione e in ogni caso solo dietro prescrizione medica. Altri medicinali più blandi, solitamente consigliati in questi casi sono i decongestionanti che possono dare sollievo immediato ma temporaneo nei casi di rinite o sinusite.
Prima di tutto la diagnosi, poi prevenzione e (per chi vuole) cure alternative
Prima della prevenzione è necessario avere una diagnosi certa di allergia .
A volte, infatti, i sintomi non sono chiari e possono indurre ad errori di valutazione che comportano terapie sbagliate e ancora malessere. Un modo piuttosto rodato ed efficace nel caso di pollini, muffe e acari è il “Prick test”, un test piuttosto noto che si effettua solitamente sulla parte interna dell’avambraccio e che consiste in piccolissime punture effettuate con un ago sterile, sulle quali viene posizionata una goccia di liquido contenente l’allergene. Se il soggetto risulta allergico, a distanza di qualche ora si verifica una reazione cutanea, simile a quella provocata da una puntura di zanzara. Un altro test molto efficace per scovare sostanze mal tollerate dal nostro organismo è il RAST Test che si effettua con un normale prelievo di sangue. Il campione viene osservato in laboratorio per rilevare la presenza di anticorpi specifici contro un dato allergene. È un test ad ampio spettro che solitamente viene associato al Prick Test per completezza della diagnosi. Una volta certi di cos’è che provoca quelle fastidiose reazioni allergiche autunnali possiamo valutare i rimedi, farmacologici oppure anche “alternativi”.Uno dei percorsi che vale la pena provare è quello omeopatico, che non ha effetti collaterali e non risulta nocivo per l’organismo: mal che vada non sarà efficace. Attenzione, però: non si tratta però di rimedifai-da-te e prima di avventurarti in una superficiale ricerca su internet e comprare farmaci omeopatici a caso, conviene ascoltare il parere di un medico omeopata competente che possa visitarti e formulare la soluzione, a suo parere, più adatta.